Influenza e vaccinazione: l’impatto sugli anziani

Francesco Lucia

Influenza e vaccinazione: l’impatto sugli anziani

Prof. Francesco Lucia – Dirigente di Settore “Prevenzione e Sanità Pubblica” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria

Il progressivo invecchiamento della popolazione è ormai noto a tutti. E’ una tendenza globale che scandisce il passare del tempo. Come mai prima d’ora le persone vivono più a lungo, più in salute e raggiungono età importanti. È quanto rileva l’edizione 2023 del “World social report”, intitolato “Leaving no one behind in an ageing world” (Non lasciare nessuno indietro in un mondo che invecchia), pubblicato il 18 gennaio dal Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni unite (Un Desa).

Ciò che colpisce maggiormente nel panorama del 21° secolo è il fatto di assistere a una ridistribuzione demografica senza precedenti, in cui entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’11% al 22% della popolazione totale e raggiungendo 1,6 miliardi. Nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia dell’umanità, il numero di individui di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. L’incremento della popolazione anziana sarà più evidente nei Paesi in via di sviluppo, ma soprattutto nei Paesi industrializzati il segmento di popolazione che aumenterà maggiormente sarà quello degli ultraottantenni, il cui numero assoluto, entro il 2050, risulterà praticamente quadruplicato.1,2

Le conseguenze del processo di invecchiamento sono, infatti, sempre più evidenti. Secondo dati ISTAT aggiornati al 1° gennaio 2024, nell’arco di venti anni, tra il 2004 e il 2024, l’età media della popolazione è aumentata da 42,3 a 46,6 anni; l’indice di vecchiaia ha raggiunto la quota di 199,8 persone di 65 anni e più ogni cento persone di 0-14 anni, con un aumento di oltre 64 punti percentuali.

Gli adulti e i giovani sono diminuiti di poco meno di 2 milioni di individui, quasi ugualmente ripartiti tra i due gruppi, ma con una incidenza molto diversa tra loro: tra il 2004 e il 2024 mentre la popolazione degli adulti tra i 16 e i 64 anni, oggi di 36,9 milioni, si è ridotta del 2,5 per cento, quella dei bambini e dei ragazzi fino a 15 anni, che sono 7,7 milioni, è diminuita di oltre il 12 per cento.

I residenti di 65 anni e più sono invece aumentati di oltre 3 milioni, e oggi sono 14 milioni 358 mila (+ 5,1 punti percentuali rispetto al 2004). Di essi, oltre la metà ha almeno 75 anni: 7 milioni 439 mila, con un aumento di 3,8 punti percentuali in venti anni.

Si è riscontrato un incremento anche nella fascia degli ultraottantenni, che rappresentano il 7,7% della popolazione totale, arrivando a 4 milioni 529 mila, mentre da inizio millennio il numero di ultracentenari è triplicato. Le persone che nel 2022 hanno raggiunto o superato i 100 anni sono state 22 mila, oltre 2 mila in più rispetto al 2021. Nel corso degli ultimi vent’anni l’incremento è stato di 15 mila unità.

Il Centro e il Nord hanno una percentuale di over 65 leggermente più alta di quella nazionale, pari rispettivamente al 24,7% e 24,6%. Al Sud, invece, è il 23%.3

Con l’invecchiamento della popolazione, la domanda di assistenza sanitaria e sostegno sociale è aumentata.

L’invecchiamento è un processo naturale che porta con sé numerosi cambiamenti fisiologici, tra cui una riduzione dell’efficacia del sistema immunitario, nota come immunosenescenza. L’immunosenescenza è caratterizzata da una diminuzione della capacità del sistema immunitario di rispondere efficacemente alle infezioni e di mantenere una sorveglianza immunitaria adeguata. Questo declino è dovuto a vari fattori, tra cui la riduzione della produzione di cellule immunitarie nuove, l’accumulo di cellule T senescenti e una risposta infiammatoria cronica, spesso definita “inflammaging”.4

Questo fenomeno rappresenta una delle principali sfide per la salute degli anziani, rendendoli particolarmente vulnerabili a infezioni come l’influenza.

L’influenza stagionale rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica, specialmente per la popolazione anziana; rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti e indiretti per la gestione dei casi e delle complicanze della malattia e l’attuazione delle misure di controllo ed è tra le poche malattie infettive che di fatto ogni individuo sperimenta più volte nel corso della propria esistenza indipendentemente dallo stile di vita, dall’età e dal luogo in cui vive.

L’influenza è un’infezione virale respiratoria acuta causata da virus influenzali. In tutto il mondo, si stima che le epidemie stagionali annuali di influenza provochino circa 1 miliardo di casi clinici annuali, da 3 a 5 milioni di casi di malattia grave e circa da 290.000 a 650.000 decessi.5,6

Il tasso di mortalità complessivo stimato legato all’influenza è di 13,8 decessi ogni 100.000 persone ogni anno7. Pertanto, si rende necessario intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di prevenzione, proteggendo in particolare la salute dei gruppi di popolazione più a rischio attraverso la vaccinazione contro l’influenza stagionale.

In Italia, la sorveglianza RespiVirNet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, monitora la circolazione dei virus influenzali e di altri virus respiratori in Italia. I dati raccolti mostrano che l’influenza continua a circolare ampiamente in Italia, con maggiore frequenza nei soggetti di età pari o superiore a 65 anni8.

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili alle complicanze gravi dell’influenza, che possono includere polmonite, miocardite, encefalite e persino la morte. Il tasso di mortalità complessivo stimato per l’influenza è di 13,8 decessi ogni 100.000 persone all’anno.

In tutta Europa, ogni anno, si infetta dal dieci al trenta per cento della popolazione europea e l’infezione causa centinaia di migliaia di ricoveri.

Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che ogni anno, in Europa, si verifichino dai 4 ai 50 milioni di casi sintomatici di influenza e che 15.000/70.000 cittadini europei muoiano ogni anno di cause associate all’influenza. Il 90% dei decessi si verifica in persone con condizioni cliniche croniche di base.

L’influenza e la polmonite ad essa associata sono classificate tra le prime 10 principali cause di morte in Italia.8

La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza; pertanto, è fondamentale intensificare i programmi di vaccinazione e le misure di prevenzione, proteggendo in particolare i gruppi di popolazione più vulnerabili con la vaccinazione contro l’influenza stagionale8

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone che desiderano ridurre il rischio di contrarre la malattia influenzale o ridurne le complicanze e che non abbiano specifiche controindicazioni.

L’OMS e il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025, riportano, tra gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale, il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni.8

Una delle strategie dei programmi di immunizzazione in Europa è quella di proteggere direttamente o indirettamente le persone più vulnerabili. La protezione diretta prevede l’immunizzazione delle persone che hanno maggiori probabilità di sviluppare malattie gravi se infettate da virus influenzali (categorie a rischio).

La raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea (2009/1019/UE) relativa alla vaccinazione contro l’influenza stagionale incoraggia gli Stati membri dell’UE ad adottare e attuare piani d’azione e politiche volti a raggiungere una copertura vaccinale contro l’influenza stagionale tra i gruppi di età più anziani del 75% e, se possibile, estendere tale obiettivo alle categorie di persone a rischio affette da patologie croniche. Si incoraggiano inoltre gli Stati membri a migliorare la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari come protezione indiretta. 8

 

L’Impatto dell’Influenza sugli Anziani

Gli anziani sono a maggior rischio di complicanze gravi a causa di un sistema immunitario indebolito e della presenza di patologie croniche preesistenti, come malattie cardiovascolari e respiratorie. Durante la stagione influenzale, il 50-70% dei ricoveri ospedalieri per influenza coinvolge pazienti anziani, e il 70-85% dei decessi legati all’influenza si verifica in questa fascia di età10. Inoltre, l’influenza può aumentare il rischio di infarto e di ictus nelle prime due settimane di infezione11.

La vaccinazione antinfluenzale è uno strumento cruciale per ridurre la morbosità e la mortalità tra gli anziani. Gli anziani vaccinati hanno un minor numero di ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie e una minore incidenza di scompenso cardiaco e mortalità per ogni causa rispetto agli anziani non vaccinati. La vaccinazione non solo protegge l’individuo, ma contribuisce anche a ridurre la diffusione del virus nella comunità, proteggendo così le persone più vulnerabili8.

La circolare ministeriale per la stagione 2024-2025 sottolinea l’importanza di anticipare la campagna vaccinale a partire dall’inizio di ottobre e di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale. Inoltre, raccomanda l’uso di vaccini ad alto dosaggio o adiuvati per gli anziani, al fine di garantire una protezione ottimale. La circolare evidenzia anche l’importanza di campagne di informazione per sensibilizzare la popolazione e gli operatori sanitari sull’importanza della vaccinazione8.

Per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per influenza, è necessario raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di popolazione target, in particolare negli anziani con più di 65 anni e nei soggetti ad alto rischio di tutte le età. Nonostante l’importanza della vaccinazione, la copertura vaccinale tra gli anziani in Italia è ancora al di sotto degli obiettivi raccomandati. Le coperture vaccinali della stagione 2023/2024 della popolazione generale, aggiornate al 2 agosto 2024, sono diminuite (18,9%) rispetto alla stagione precedente (20,2%).12

Nella stagione 2023-2024, la copertura vaccinale per l’influenza negli anziani è stata del 53,3%, in calo rispetto al 56.7% della stagione precedente. Si conferma quindi un trend in diminuzione nelle ultime stagioni dopo il picco raggiunto nella stagione pandemica 2020-21 con 65,3%. La diminuzione della copertura vaccinale nella stagione 2023-24 rispetto alla stagione precedente è generalizzata in quasi tutte le regioni italiane tranne nella PA di Bolzano, nella Liguria, nelle Marche in cui si registra un lieve aumento e nel Molise in cui la copertura è rimasta invariata.12

Questo dato relativo alla copertura vaccinale è ben al di sotto del target del 75% raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità9. La diminuzione della copertura vaccinale è un trend preoccupante che richiede interventi mirati per aumentare la consapevolezza e l’accesso alla vaccinazione.

In particolare, in Calabria, la copertura vaccinale nella stagione 2023-2024 nei soggetti over 65anni è stata pari al 54.9%, fortemente in calo rispetto al 62.1% della stagione precedente12.

Tuttavia, la Regione Calabria è fortemente impegnata nell’incrementare la copertura vaccinale antinfluenzale, offrendo attivamente e gratuitamente il vaccino ai soggetti più a rischio, come indicato dalle linee guida del Ministero della Salute.

La campagna di vaccinazione antinfluenzale stagione 2024-2025 in Calabria, oltre a garantire l’accesso gratuito al vaccino per le fasce più vulnerabili, introduce anche indicazioni specifiche per l’utilizzo dei diversi vaccini disponibili sul territorio regionale, fornite dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, per i soggetti che saranno vaccinati a partire dai 6 mesi di età.

Il concetto di ‘”appropriatezza vaccinale” è uno strumento fondamentale per implementare la strategia vaccinale migliore in particolar modo nella popolazione anziana scegliendo il vaccino più adatto alla persona destinataria, valutandone lo stato di salute e lo stato funzionale. Tale approccio rappresenta un aspetto importante per migliorare l’efficacia della vaccinazione nella popolazione over 65enne.

L’influenza rappresenta quindi una minaccia significativa per la salute degli anziani, ma la vaccinazione può fare la differenza. È essenziale promuovere campagne di sensibilizzazione e facilitare l’accesso alla vaccinazione per raggiungere coperture vaccinali più elevate e proteggere così la popolazione anziana dalle gravi conseguenze dell’influenza.

La Regione Calabria crede fermamente che la vaccinazione sia uno strumento fondamentale per tutelare la salute pubblica e sta investendo risorse significative per promuovere e facilitare l’accesso alla vaccinazione antinfluenzale.

Bibliografia:

  1. Kinsella K, He W. An aging world: 2008. US Census Bureau. International Population Reports (P95/09-1). US Gov Printing Office; 2009.
  2. World Health Organization. World Health Day 2012 – Ageing and health – Toolkit for event organ- izers. WHO; 2012 (http://whqlib doc.who.int/hq/2012/WHO_DCO_ WHD_2012.1_eng.pdf ).
  3. ISTAT, Popolazione residente il 1° gennaio, Dati estratti il 25 set 2023, 17h48 UTC (GMT) http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=42869;
  4. Santoro A et al. “Immunosenescence and inflammaging in the aging process: age-related diseases or longevity?” Ageing Research Reviews Volume 71 , November 2021, 101422
  5. Iuliano AD, Roguski KM, Chang HH, Muscatello DJ, Palekar R, Tempia S et al. Estimates of global seasonal influenza-associated respiratory mortality: a modelling study. Lancet. 2018;391:1285-300. doi: https://www.doi.org/10.1016/S0140-6736(17)33293-2.
  6. World Health Organization. Influenza (Seasonal) Key Facts. 2023 (https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/influenza-(seasonal)), accessed 08/07/2024).
  1. ECDC: Seasonal influenza https://www.ecdc.europa.eu/en/seasonal-influenza (ultima consultazione 19 aprile 2024)
  2. Rapporto influnet (iss.it)
  3. Circolare 20 maggio 2024 “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2024-2025”.
  4. Respiratory Viruses and Older Adults | Respiratory Illnesses | CDC
  5. Studies Suggest Influenza Virus Infection Raises the Risk of Heart Attack | CDC
  6. Dati copertura vaccinali influenza (salute.gov.it)